elicoidale

Allevamenti di chiocciole ed economia elicoidale

Verde, circolare, sostenibile, l’economia cosiddetta “elicoidale” trae linfa proprio dall’allevamento delle lumache, o delle chiocciole, appunto. Ed è un’opportunità di impresa green che viene sempre più presa in considerazione. Un business ecologico e in continua crescita.
Una crescita che può essere definita elicoidale proprio perché nasce dalla chiocciola, dalle sue virtù e dalle sue peculiarità. Crea sviluppo di filiera nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento, della cosmetica, della fitocosmetica e della ristorazione. Contribuisce perfino alla riqualificazione economica e sociale di interi territori rurali.

Le chiocciole del Metodo Cherasco

Il vero paradigma dell’economia sostenibile, l’elicicoltura che si sviluppa attraverso il Metodo Cherasco si offre come risposta concreta alla necessità di crescita comune e all’obbligo di condividere e sviluppare idee, innovazioni, tecnologie e contenuti.
Infatti una chiave fondamentale per aprire l’elicicoltura a una dimensione più moderna sono proprio le applicazioni digitali. Grazie a studi approfonditi, alla mappatura dei terreni e alla raccolta e interpretazione dei dati è cosi possibile creare un allevamento che punta al futuro. In questo modo è garantita la tutela delle risorse naturali, assicurando prodotti di qualità ai consumatori. E offrendo risposte sempre più mirate a servizio degli allevatori.


Il futuro dell’agricoltura? L’elicoidale


In questo modo si può creare reddito e lavoro, rispettando al cento per cento l’ambiente in cui viviamo. Ma ancora più importante non ha niente da invidiare alla cosiddetta agricoltura biologica. L’elicicultura però va oltre. Punta sull’agricoltura simbiotica. L’allevamento delle chiocciole attraverso il Metodo Cherasco lega la catena alimentare a tutti i suoi attori: l’ambiente, la terra, gli animali, l’uomo. Questo in tutte le fasi del lavoro, dalla produzione sostenibile al prodotto biologico naturale e genuino, garantito per il consumo.
La Chiocciola che deriva dall’utilizzo del Metodo Cherasco è il frutto naturale di questa filosofia. Un simbolo di qualità, professionalità e cultura imprenditoriale. Non inquina, nutre in salute e rappresenta un nuovo concetto di economia elicoidale senza sprechi. Tutto viene riutilizzato in un’ottica di sostenibilità. Un nuovo modo di produrre. E anche di vivere.

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green economy

Green Economy per prodotti a km zero

Al punto di incontro tra ambiente, società ed economia si trova la green economy. Un modello di sviluppo improntato alla massima sostenibilità e condivisione delle risorse. Tutto per stili di vita più sobri ed equi. Dal reperimento delle materie prime, alla loro trasformazione e trasporto, sono innumerevoli i costi ambientali del ciclo di produzione delle merci. Ed è per contenerli, se non per azzerarli, che entra in gioco l’economia verde. Il suo obiettivo infatti è fare leva sulle risorse locali, per far prosperare l’agricoltura, la pesca, il turismo, mantenere il più possibile integro l’ambiente e salvaguardare la salute delle famiglie.

ChioccioFarm, green economy in provincia di Torino

Non bisogna andare molto lontano per constatare i successi di questo paradigma bio-economico. Basta per esempio fare un salto a Cambiano, al centro di elicicoltura ChioccioFarm. 8 mila metri quadri di campi, articolati in 27 recinti, dove si allevano all’aperto e secondo metodi rigorosamente naturali migliaia di chiocciole. Alimentate con lattuga e altri ortaggi di stagione a chilometro zero, le chiocciole si sviluppano e moltiplicano in libertà. Senza stress, senza costrizioni. La loro carne è migliore proprio per questo. Gli allevamenti green prevedono che i molluschi crescano sani. Questo è possibile seguendo alla lettera il disciplinare dell’Istituto internazionale di elicicoltura di Cherasco. Un regolamento severo che sorveglia tutte le fasi dell’allevamento. Dall’arrivo delle chiocciole, al loro accrescimento, alla riproduzione. Dall’allestimento e pulizia dei recinti, ai procedimenti naturali per l’estrazione della bava, sino alla raccolta e trattamento delle carni.

Chiocciole: carni prelibate, piatti più gustosi

Le chiocciole sono un capolavoro di ecologia. Morbido e gustoso, il suo muscolo è una fonte di nutrimento sano. Scarsa la quantità di grassi – soprattutto quelli polinsaturi – elevata la percentuale di proteine. Si tratta quindi di un alimento indicatissimo a regimi dietetici equilibrati. Basso l’apporto calorico: per cento grammi 67 calorie, contro le 145 della carne bovina, le 171 del pollo e le 83 della sogliola. Il che non va a scapito della prelibatezza: i piatti a base di chiocciole sono una festa, da gustare in tutte le occasioni.

Dal siero linee beauty e preparati fito-cosmetici

E poi la bava, eccellente base per preparati cosmetici e fito-cosmetici. Oltre ai sacchetti di chiocciole, nel nostro shop è possibile trovare preparati di bellezza con percentuali variabili di siero. Creme corpo e viso, elisir, latte e tonico. Tutti hanno sorprendenti effetti elasticizzanti sui tessuti e sono prodigiosi anti-età
Se i benefici effetti sulla pelle sono noti, meno si sa dell’azione antinfiammatoria delle secrezioni. Viene proposta anche una linea di sospensioni orali anti-tosse, utile anche per uso pediatrico. E ancora un gastroprotettore lenitivo delle mucose dello stomaco e dell’esofago.Oltre a un gel pronto sollievo, a rapido assorbimento, per contrastare i dolori muscolari e articolari. Tutti prodotti efficacissimi. E tutti green.

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Carne di lumaca

Le proprietà della carne di lumaca: ricca di proteine e povera di grassi

Digeribile, nutriente, proteica. Non grassa. La carne di lumaca non è solo prelibata. Ma anche sana. Ricca di amminoacidi essenziali e sali minerali, vanta il 13 per cento di proteine contro l’1,7 di grassi. Abbonda inoltre di calcio, magnesio, ferro e rame. Ed è un’ottima fonte di vitamina B12.

La carne di lumaca per la creazione di piatti prelibati


Non è dunque un caso che gli chef stellati dei più noti ristoranti italiani, francesi e altri paesi facciano delle chiocciole le protagoniste di piatti sopraffini, apprezzati anche per la leggerezza. Una volta cotte, le lumache risultano morbide e delicate.

Sono inoltre, estremamente versatili, sposandosi bene a diversi ingredienti. L’idea che le lumache siano difficili da digerire è legata in realtà alle salse e ai condimenti che vengono utilizzati abitualmente per prepararle. Di per sé, infatti, la loro carne non è affatto grassa.


Le specie di “lumache” commestibili più utilizzate in cucina sono la Helix promatia (principale ingrediente delle famose “Lumache alla Bourguignonne”), la Cornu aspersum e la Eobania vermiculata (piccola e anche detta “lumaca da sole”.

I valori nutrizionali delle lumache


Le lumache da terra commestibili apportano un valore energetico molto basso. Una dozzina di lumache fornisce poco più di 80 calorie. Se lessate senza l’aggiunta di grassi da condimento come olio e burro, le chiocciole possono rientrare tranquillamente in una dieta ipocalorica, magari al posto della carne rossa o bianca, per combattere sovrappeso e obesità.

Le donne in gravidanza o in allattamento le posso consumare senza problema. Sono infine indicate nel trattamento di alcune malattie come l’ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia.


Prima di preparare una pietanza a base di lumache occorre lavarle bene con acqua e aceto (20% di aceto bianco) e bollirle. Una volta pronte, si possono conservare in congelatore. Sino a 40 anni fa le lumache si raccoglievano nei boschi e si cucinavano a casa. Erano il piatto forte di cene sontuose.

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lumache

Piatti a base di lumache sulla tavola del Natale

Caciucco o triglie? Arrosto o spezzatino? C’è un’alternativa. Sulla tavola imbandita del Natale può comparire anche una portata di lumache. O, meglio ancora, tutto il menù dell’importante festa famigliare può essere ispirato alla saporita e leggera carne di chiocciola. Un’idea originale per palati gourmet.

In tutta Italia per la verità la lumaca è molto apprezzata. Ogni regione vanta anzi una sua ricetta base di cucina. Le più tradizionali propongono chiocciole in umido o trifolate, con o senza pomodoro. Ma oggi gli chef fanno a gara per creazioni ricche d’inventiva.

Lumache alla Borgognona

Il piatto più classico e raffinato è comunque quello delle lumache alla Borgognona. Trentasei le lumache: sei a persona per sei commensali. Per cucinarle occorre dello scalogno tritato fine, tre bicchieri di vino bianco, prezzemolo, aglio, burro, nocciole macinate e pane bianco, grattugiato sul momento. La carne di lumaca va rosolata e ammorbidita nel burro, a fuoco lento, con l’aggiunta del vino, dello scalogno, di sale e pepe.

Quindi è il momento della salsa borgognona, principalmente a base di burro, lavorato sino a farne una crema densa. Si aggiunge ancora prezzemolo, aglio, scalogno, nocciole, sale e pepe. Si dispone quindi in ogni guscio o negli appositi scodellini di terracotta una lumaca e un cucchiaino di intingolo tiepido.

Si aggiunge ancora un cucchiaino di burro e si cosparge con il pane grattato. Infine di dispongono tutte le lumache in una teglia. C’è chi le fa passare a fuoco vivo e chi le inforna per ottenere un buon gratin. In ogni caso si tratterà di cottura rapida: 8, massimo 10 minuti. Il piatto andrà consumato subito, per assaporarlo caldo e croccante.

Varianti al gorgonzola e al pecorino sardo

Alla ricetta base si aggiungono varianti al gorgonzola, al pecorino sardo, al sughetto rosso o al brodetto di capperi e basilico. Una sinfonia di gusti e di colori tutti da assaporare. Per i più ruspanti non manca un piatto più rustico, ma non meno apprezzato. La polenta con sugo di lumaca. Un intingolo vellutato e dalle note ricche. Da raccomandare ai più golosi.

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